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Sergio Canello: Il Veterinario Controcorrente e la Rivoluzione dell’Alimentazione Animale

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Un medico veterinario “controcorrente” di nome Canello.

Temi Principali:

  1. L’alimentazione come “prima medicina o primo veleno”: Il tema centrale del testo è l’impatto profondo dell’alimentazione sulla salute degli animali domestici, estendendosi implicitamente anche alla salute umana. Canello, il veterinario, sostiene che una corretta alimentazione può prevenire e curare molte patologie, mentre un’alimentazione scorretta può esserne la causa.
  2. Critica all’allevamento intensivo: Canello è un forte critico dell’allevamento intensivo, descrivendolo come una pratica che espone gli animali a condizioni di vita “spaventose” e che porta alla somministrazione massiccia di farmaci e antibiotici. Sostiene che questa pratica non sia sostenibile e sia destinata a scomparire.
  3. La tossicità dei residui farmacologici nell’alimentazione animale (e umana): Un’idea cruciale introdotta da Canello è che i residui farmacologici, in particolare l’ossitetraciclina, si accumulino nelle carni provenienti da allevamenti intensivi e vengano trasferiti agli animali (e potenzialmente all’uomo) attraverso le farine di carne nel pet food e in altri prodotti alimentari. Questi residui sono ritenuti responsabili di numerose patologie.
  4. L’omeopatia e la fitoterapia come alternative terapeutiche: Canello difende l’efficacia dell’omeopatia e della fitoterapia nel trattamento degli animali, anche in contesti difficili come gli allevamenti intensivi o gli zoo. Presenta l’omeopatia non come magia, ma come una forma di medicina con proprie leggi e risultati verificabili, anche se non ancora pienamente accettata dalla medicina ufficiale.
  5. La relazione uomo-animale e l’evoluzione del ruolo degli animali domestici: Il testo esplora l’evoluzione della percezione degli animali domestici, passando da un ruolo puramente funzionale (da difesa, da caccia, da pastore) a quello di “amici” e membri della famiglia. Viene sottolineato il legame affettivo e benefico che si crea tra l’uomo e gli animali domestici.
  6. L’importanza della ricerca scientifica e la resistenza al cambiamento: Viene evidenziato lo scetticismo iniziale del professore universitario nei confronti delle teorie di Canello, che richiede prove scientifiche e dati verificabili. Allo stesso tempo, il testo suggerisce la resistenza della comunità scientifica e del mercato alle nuove scoperte che mettono in discussione le pratiche consolidate.
  7. Il “Fattore X” e la Sindrome da Alimento Contaminato: Canello ipotizza l’esistenza di un “fattore sconosciuto” (il “Fattore X”) presente negli alimenti provenienti dall’allevamento intensivo che scatena reazioni infiammatorie e altre patologie negli animali. Basandosi su uno studio su 500 cani, descrive una “sindrome” caratterizzata da sintomi che si manifestano in fasi distinte (sensibilizzazione, acuta, cronica) e che remissione con una dieta di eliminazione.
  8. La leishmaniosi come esempio di malattia correlata all’alimentazione e al sistema immunitario: Canello presenta il caso della leishmaniosi non solo come una malattia parassitaria, ma come una patologia il cui sviluppo è favorito da un sistema immunitario indebolito, spesso a causa di un’alimentazione scorretta. Sostiene che una dieta specifica possa supportare il sistema immunitario e permettere all’organismo di controllare la malattia.
  9. L’importanza di un’alimentazione sana per cani con elevate esigenze fisiche: Il testo menziona l’esperienza di Canello nello sviluppo di un alimento specifico (“FORZA10 Performance”) per cani sottoposti a sforzi intensi e condizioni estreme, come i cani da slitta. Questo esempio serve a dimostrare l’importanza di un “carburante” sano e completo per le prestazioni e la salute degli animali.
  10. La sfida di portare un approccio “controcorrente” sul mercato globale: La narrazione descrive le sfide affrontate da Canello nel fondare e far crescere la sua azienda (Sanypet, poi Forza10) basata sui suoi principi, partendo da umili origini (un garage) fino a espandersi a livello internazionale, anche negli Stati Uniti. Viene sottolineata la difficoltà di competere con le multinazionali e di proteggere le proprie scoperte non brevettabili.
  11. L’ossitetraciclina come principale responsabile della tossicità: Viene identificata l’ossitetraciclina come il farmaco largamente utilizzato nell’allevamento intensivo e ritenuto il principale agente tossico presente nei mangimi. Viene evidenziato come i residui si accumulino nell’osso, tessuto che non viene adeguatamente monitorato, e che questi residui possano avere effetti citotossici e genotossici.
  12. La critica alle norme attuali e alle autorità sanitarie: Canello critica il fatto che le leggi sui tempi di sospensione e il controllo dei residui farmacologici non tengano conto dell’accumulo di sostanze tossiche in tessuti come l’osso, che vengono poi utilizzati nel pet food e in alcuni alimenti per l’uomo. Sostiene che le autorità sanitarie, pur rispettando la legge, non affrontino l’errore iniziale alla base del problema.
  13. La necessità di una ricerca “sottotraccia” e la previsione di boicottaggi: A causa della resistenza della comunità scientifica e del mercato, Canello dichiara di condurre la sua ricerca sulla tossicità dell’ossitetraciclina in modo “sottotraccia” e prevede azioni di disturbo o boicottaggio contro la sua azienda e la sua persona.

Idee o Fatti Importanti e Citazioni Rilevanti:

  • L’alimentazione come “prima medicina o primo veleno”: Sintetizza l’approccio di Canello.
  • Critica all’allevamento intensivo: Canello afferma che “Gli animali da carne vivono in condizioni a dir poco spaventose” e che “l’allevamento intensivo è un’attività destinata a scomparire”. Sottolinea che “Anche se le leggi degli ultimi vent’anni hanno migliorato le cose, la situazione resta drammatica: lo spazio vitale rimane scarsissimo e le povere bestie sono costrette a vivere in condizioni inaccettabili.”
  • Tossicità dei residui farmacologici: La scoperta chiave di Canello è che “c’è una relazione tra alcune patologie e le carni provenienti da allevamento intensivo” a causa di “qualche sostanza “in più” che si accumula durante l’allevamento di un animale”. Identifica l’ossitetraciclina o suoi metaboliti come probabile causa principale.
  • Sindrome da Alimento Contaminato: Canello descrive una sindrome con una fase prodromica (“fase di “sensibilizzazione”, in cui l’unico sintomo è un prurito senza causa”), una forma acuta (sintomi rapidi e violenti) e una forma cronica (persistenza dei sintomi). Lo studio su 500 cani ha mostrato una remissione significativa (il 78% dei sintomi è scomparso) con la dieta di eliminazione. La reintroduzione degli alimenti “contaminati” ha causato la ricomparsa dei sintomi.
  • Omeopatia negli allevamenti: Canello dichiara di aver usato l’omeopatia negli allevamenti di polli, galline, tacchini e conigli, perché è “l’unica forma di terapia o di prevenzione che ti permette di curare anche decine di migliaia di capi in forma semplice… ovviamente se sai bene cosa fare!”. Rivendica di avere avuto “indici di mortalità molto più bassi dei miei colleghi proprio grazie al fatto che ero un esperto in omeopatia”.
  • Omeopatia e caso del macaco allo zoo: Canello racconta di aver curato un macaco con problemi psicologici (incapacità di gestire il branco, autolesionismo) somministrando un rimedio omeopatico (“Aurum” a potenza 1.000 CH). Afferma che “il rimedio ha riportato in equilibrio la psiche del macaco, permettendogli di riacquistare la fiducia in se stesso e riprendere la sua posizione di capo branco”. Spiega che la chiave dell’omeopatia non è la chimica, ma “la fisica quantistica, attraverso un segnale che viene trasmesso al solvente”.
  • Relazione tra infiammazione e alimentazione: Canello collega l’aumento dei disturbi infiammatori negli animali con l’alimentazione, sostenendo che “alla base dei disturbi più impensati c’è un’intolleranza alimentare, che provoca come reazione dell’organismo proprio dei fenomeni infiammatori.”
  • Leishmaniosi e sistema immunitario: Canello sostiene che il parassita della leishmaniosi si sviluppa in modo incontrollato solo quando l’ospite è debole, spesso a causa di altre malattie croniche che indeboliscono il sistema immunitario. Afferma che una delle sue formule alimentari è in grado di “riportare il sistema immunitario del cane all’attività fisiologica, al punto da consentire all’organismo di tenere perfettamente sotto controllo una malattia come la leishmaniosi e far vivere alla bestiola una vita normale”. Cita prove scientifiche che dimostrano un aumento dei linfociti CD4, CD8 e cellule NK in cani trattati con questa dieta.
  • Accumulo dell’ossitetraciclina nell’osso: Un fatto scientifico cruciale sottolineato è che l’ossitetraciclina si accumula “proprio nell’osso e, in minor parte nel grasso, diventando gravemente e imprevedibilmente tossici”. Inoltre, “poiché il ricambio del tessuto osseo è estremamente lento, i tempi di sospensione non servono praticamente a nulla: l’ossitetraciclina che si è legata all’osso rimane là, stabilmente.”
  • Effetti citotossici e genotossici dell’ossitetraciclina: Studi condotti (su polli) hanno dimostrato che il macinato d’osso di animali trattati con ossitetraciclina induce l’apoptosi (morte cellulare) e altera l’espressione genica. Altre ricerche (sull’ossitetraciclina) dimostrano la sua “genotossicità” e “danni epigenetici”.
  • La verità secondo Schopenhauer: Canello cita Schopenhauer per descrivere la ricezione delle sue idee innovative: “La verità attraversa sempre tre fasi. Dapprima viene ridicolizzata. Poi violentemente contestata. Infine accettata come una cosa ovvia”.
  • Espansione internazionale e mentalità americana: Il professore nota l’indole non stanziale di Canello e la sua propensione a cercare nuove sfide, come l’apertura del mercato negli Stati Uniti. Canello stesso riflette sulle opportunità offerte dall’America rispetto all’Italia, affermando che “offre, a chi si vuole mettere in gioco, una possibilità di farcela molto superiore rispetto all’Italia”.

In sintesi, gli estratti presentano la figura di Sergio Canello, un veterinario con una visione rivoluzionaria sull’alimentazione animale, fortemente critico nei confronti dell’allevamento intensivo e convinto che i residui farmacologici in esso contenuti siano la causa di numerose patologie. Difende l’uso di terapie naturali e la sua azienda è basata sul principio di eliminare queste sostanze tossiche dal pet food, dimostrando i risultati attraverso studi scientifici e casi clinici, pur affrontando lo scetticismo e la resistenza del mondo accademico e del mercato. La narrazione è un dialogo tra il professore scettico e il veterinario passionale, che mette in luce le sfide di portare avanti idee “controcorrente” nel campo della medicina veterinaria e oltre.

 

 

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