Blackout: cosa si dice in Rete?
Briefing: Analisi del Blackout in Spagna e Portogallo e Contesto Geopolitico
Questo briefing analizza gli eventi relativi al blackout di massa che ha colpito la Spagna, il Portogallo e parti della Francia, esaminando le testimonianze dirette, le teorie sulle cause, le reazioni della popolazione e le possibili implicazioni geopolitiche ed economiche. Vengono inoltre toccati temi paralleli discussi nelle fonti, come la situazione in Ucraina, le dinamiche politiche internazionali e interne, e il dibattito sulle fonti di energia e il futuro dell’informazione.
1. Descrizione dell’Evento e Testimonianze Dirette
Le fonti descrivono un blackout elettrico massiccio e senza precedenti che ha paralizzato vaste aree della Spagna, del Portogallo e il sud della Francia. L’evento è iniziato lunedì alle 12:33 e ha causato la perdita improvvisa di 15 GW di generazione elettronica, pari al 60% della domanda nazionale spagnola in quel momento, per circa 5 secondi. Questo ha portato a un crollo della produzione di energia.
Le testimonianze dirette degli autori dei video evidenziano la natura caotica e surreale della situazione:
- L’autore del primo video si trovava a Valencia per un congresso politico e ha notato subito l’anomalia: “improvvisamente un po’ come nelle serie quelle apocalittico degli zombie i semafori si spegnevano”.
- L’interruzione ha colpito ogni aspetto della vita quotidiana: “l’hotel era totalmente spento”, impossibilità di registrare stanze digitali, mancanza di segnale internet e dati, comunicazione ridotta alla radio.
- Un problema pratico e immediato è stata l’impossibilità di usare carte di credito o bancomat: “Io non avevo contanti con me… anche lì i bancomatori funzionavano più”.
- I supermercati hanno razionato le vendite, vendendo solo acqua e solo “chi aveva i contanti”.
- Comunicare era difficile: “io non riuscivo a parlare con la mia redazione”. I messaggi arrivavano con ore di ritardo.
- Molti locali e attività erano bloccati non solo per il pagamento, ma anche perché “molti non avevano la la corrente per la far andare la cucina o il G”. Si parla di un “blocco totale”.
- La situazione è stata descritta come un “azzeramento di tutta una serie di passaggi”, con un ritorno indietro di “almeno 100 anni”.
- La chiusura delle metropolitane e di altre infrastrutture di trasporto ha causato disagi significativi, con persone rimaste bloccate nelle stazioni.
- L’autrice del secondo video, che vive vicino Alicante, descrive il panico crescente man mano che si rendeva conto dell’estensione del blackout: inizialmente pensava fosse un problema regionale, poi provinciale, fino a capire che era “un blackout nazionale tutta la Spagna è senza corrente”.
- Il panico ha portato a una corsa ai supermercati, descritta con toni apocalittici: “supermercati svaligiati. Si poteva chiaramente pagare solo in contanti senza il POS. La gente ha cercato di arraffare di tutto”.
- Vengono riportati aneddoti su persone con mobilità ridotta rimaste bloccate negli ascensori e sull’assistenza della protezione civile.
- La percezione in Italia sembrava a volte sottovalutare la gravità della situazione, con reazioni divertite, a differenza del “vero e proprio disagio” vissuto localmente.
2. Reazioni e Cause Ipotizzate
La reazione della popolazione spagnola è stata percepita come “tranquilla” e “composta”, in parte aiutata dal ripristino della corrente prima della notte. Tuttavia, c’è stata una crescente preoccupazione, soprattutto per la circolazione e per coloro che si trovavano sui treni.
Le teorie sulle cause del blackout sono state molteplici e spesso contrastanti:
- Attacco Hacker: Questa è stata una delle prime e più diffuse ipotesi, soprattutto nei media italiani inizialmente. Si è parlato di “hacker filorussi” che avrebbero rivendicato l’attacco. Tuttavia, le fonti mettono in discussione questa teoria. Un autore sottolinea come la presunta rivendicazione fosse basata su “una meme” o una “battuta” sui social media, presa sul serio dai media tradizionali. L’autrice del secondo video menziona come anche i servizi segreti spagnoli e Rede Eléctrica (il gestore della rete elettrica) abbiano “smentito l’attacco informatico perché hanno visto che non c’è stato nessun intervento umano neanche un errore eventualmente umano”.
- Condizioni Atmosferiche/Variazioni Termiche: La rete portoghese Ren ha suggerito che la causa potesse essere un “raro fenomeno atmosferico descritto come vibrazione atmosferica indotta dovuta a variazioni estreme della temperatura”. Questa teoria, legata al “terrorismo climatico” e al “green”, viene criticata da Ilaria Bifarini come un tentativo di riproporre una certa narrazione. Anche Rede Eléctrica e i servizi segreti spagnoli avrebbero “smentito le condizioni atmosferiche”.
- Problemi con le Fonti Rinnovabili e la loro Gestione: Una teoria avanzata, e ancora oggetto di indagine, riguarda la gestione delle fonti rinnovabili. Si ipotizza che un problema di disconnessione in una parte del sistema elettrico, forse legato alla natura intermittente delle fonti rinnovabili e alla loro interconnessione con la rete, possa aver causato il crollo. Si sottolinea che “il problema raga non sono le fonti rinnovabili ma è la gestione che le fonti rinnovabili richiedono”. Questa teoria è quella su cui si concentrano le indagini ufficiali secondo l’autrice del secondo video, ma rimangono domande aperte su quale parte si sia disconnessa, presso quali strutture e perché proprio ora.
- Attività Solare: Un’ipotesi meno discussa nei media mainstream, ma sostenuta da uno degli autori (Davidino), lega il blackout all’attività solare. Si ritiene che il Sole, in un periodo di particolare intensità nel suo ciclo di 11 anni, possa emettere “emanazioni che partono dal sole ma sono effettivamente proprio dei raggi” che colpiscono punti specifici della Terra, causando danni ai sistemi elettrici. Questa teoria spiegherebbe perché il blackout ha colpito aree geografiche specifiche e non l’intero continente contemporaneamente.
3. Contesto Geopolitico e Implicazioni
Le fonti collegano l’evento del blackout a un più ampio contesto geopolitico e a dibattiti in corso:
- La Questione Ucraina: La situazione in Ucraina è un tema ricorrente. Si discute delle proposte di cessate il fuoco, in particolare quella di Putin e la controproposta ucraina. Si sottolinea come la controproposta ucraina eviti di menzionare la cessione territoriale prima del cessate il fuoco. Viene evidenziato il “problema interno enorme” di Zelensky, che secondo alcuni analisti rischia non solo la posizione politica ma anche l’incolumità fisica se dovesse accettare le condizioni territoriali richieste, soprattutto da parte di Trump. Si parla di “mossa a tenaglia” e del rischio che l’Ucraina diventi “tutta Russia” se Trump si disinteressa o vede Zelensky come un ostacolo al riavvicinamento con la Russia. L’accordo tra Trump e Zelensky sullo sfruttamento delle terre rare e delle risorse minerarie in Ucraina viene interpretato come un “pretesto per poter avere una presenza americana in Ucraina” non militare, ma commerciale, e come un’indicazione che “la guerra della NATO per interposta Uraina finisce”.
- Il Declino dell’Unione Europea e il Multipolarismo: L’accordo Trump-Zelensky e la percezione che Putin e Trump siano d’accordo sulla fine della guerra implicano che “l’Europa si trova veramente nella condizione peggiore possibile”. Viene suggerito che questo potrebbe portare non solo alle dimissioni della von der Leyen ma al “dissolvimento del dell’Unione Europea”. Si contrappone il sistema “unipolare americano” al “multipolarismo”, sostenendo che in un mondo multipolare ci sono “tanti interessi compositi”, mentre nell’unipolarismo americano c’è un solo interesse, “quello americano e cioè quello di Israele”.
- Il Ruolo di Trump: Donald Trump è visto come un attore chiave nel cambiare gli equilibri globali. Le sue posizioni sull’Ucraina, il suo interesse a togliere la Russia “dall’abbraccio con la Cina” e la sua politica economica (tariffe, protezione dell’industria nazionale) vengono analizzate.
- La Chiesa Cattolica e il Conclave: Le discussioni virano anche sulla situazione interna della Chiesa Cattolica, in vista del prossimo conclave. Vengono sollevati dubbi sulla legittimità di alcune nomine cardinalizie e sulla conformità alle leggi vaticane. Si parla di fazioni in lotta e della difficoltà di trovare una figura che non sia “funzionale a questa globalizzazione politica”. Viene menzionato il ruolo di Papa Francesco, descritto da alcuni come “un asset proprio di questi poteri finanziari globalisti” e vicino a gruppi come Lucis Trust. Si discute delle aspettative per il prossimo Papa e del rischio che sia una figura “di transizione” o che non abbia la “personalità e la diciamo l’ideologia e la dottrina forti” necessarie.
- Il Referendum Italiano e l’Immigrazione: Viene discussa la strategia di alcuni partiti italiani di legare i diritti dei lavoratori (tema popolare in occasione del Primo Maggio) a un referendum che include, tra gli altri quesiti, il dimezzamento del tempo necessario per ottenere la cittadinanza italiana per gli extracomunitari. Si interpreta questo come un tentativo di aumentare la base elettorale di alcuni partiti.
4. Critica dell’Informazione e del “Blackout dei Cervelli”
Un tema trasversale in diverse fonti è una forte critica al mondo dell’informazione contemporanea:
- Si parla di un “blackout nei cervelli” dove “più uno men cioè meno sa uno di un argomento e più deve assolutamente parlarne”.
- Viene evidenziato come i media spesso “prendono opinioni piuttosto che fatti interpretazioni andando all’origine dei problemi”.
- La tendenza ad “accollare la colpa” a un “nemico comune” (spesso la Russia o “hacker filorussi”) anche in mancanza di prove concrete viene denunciata come “la scusa Evergreen”.
- Viene criticata la mancanza di distinzione tra informazione e opinione, e l’incapacità di riconoscere satira o battute.
- Si lamenta la disonestà intellettuale di alcuni attori politici e mediatici.
5. Riflessioni sulla Tecnologia e la Società
Le testimonianze sul blackout portano a riflessioni sull’impatto della tecnologia sulla società:
- Il blackout ha dimostrato la nostra dipendenza dal contante e l’importanza di avere “qualcosa” di liquido in caso di crisi.
- Viene sottolineato come la tecnologia digitale abbia reso la vita più vulnerabile in caso di interruzione (es. chiavi digitali degli hotel).
- Un punto interessante emerso è come, in assenza di telefoni e internet, “la gente è tornata in in strada. Le persone anziché stare chiuse in casa davanti a un device… sono scese in strada e hanno ricominciato a socializzare”. Questo porta a interrogarsi su “come si deve gestire la tecnologia” e sulla necessità di trovare un equilibrio per evitare che la tecnologia “ci gestisce e ci controlla”. Viene suggerita l’idea di “spazi” o momenti (come una “domenica al mese”) in cui si evita l’uso di dispositivi digitali per promuovere la socializzazione reale.
In Sintesi:
Il blackout in Spagna e Portogallo, al di là delle cause ancora oggetto di dibattito, ha rivelato la vulnerabilità delle nostre società digitalizzate e dipendenti dalla tecnologia. L’evento si inserisce in un contesto geopolitico complesso, caratterizzato da tensioni in Ucraina, il riassetto degli equilibri globali, il ruolo emergente di Trump e i dibattiti interni a istituzioni come la Chiesa Cattolica. Parallelamente, le fonti evidenziano una profonda crisi nell’informazione, spesso guidata da narrazioni preconcette piuttosto che da un’analisi oggettiva dei fatti. L’esperienza del blackout offre anche spunti di riflessione sull’impatto della tecnologia sulla socializzazione e sulla necessità di riconnettersi con la realtà fisica e le relazioni interpersonali.
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